Attività sportiva vs attività lavorativa

Alex Baldaccini • 25 gennaio 2023

Lavoro tutto il giorno, questa è la mia attività fisica

Grazie alla collaborazione fra AB Fisio, studio fisioterapico della Valle Brembana ed il mensile gratuito Intervalli, distribuito nelle attività commerciali della Valli Bergamasche, nasce questa nuova rubrica che mira a creare maggiore consapevolezza nelle persone e sfatare qualche convinzione ben radicata nella credenza popolare, ma non supportata dalle evidenze scientifiche. L'articolo riportato di seguito è apparso su Intervalli di agosto 2019.



Lavoro tutto il giorno, questa è la mia attività fisica. Spesso quando propongo ai miei pazienti di inserire un’attività sportiva nella loro routine settimanale ricevo risposte del tutto simili a quella precedente, purtroppo però praticare uno sport o fare un lavoro fisicamente impegnativo non è assolutamente la stessa cosa, vediamo di capirne il motivo.

E’ ormai ben documentato come l’attività fisica praticata con regolarità porti enormi benefici alla salute, sempre crescenti evidenze mostrano invece come l’attività lavorativa non porti questi vantaggi, ma anzi, possa addirittura essere deleteria. Questo può sembrare a prima vista un paradosso, ma se andiamo ad analizzare nel dettaglio le sostanziali differenze che ci sono fra le due tipologie di attività, vediamo come in realtà non sia poi così strana la differenza di efficacia.


Lo sport spesso si compone di movimenti ciclici svolti ad un’intensità sufficientemente alta, per portare ad un miglioramento del fitness cardiovascolare e del metabolismo dell’individuo che lo pratica. Inoltre è praticato per periodi di tempo relativamente brevi, in genere dai 30 minuti alle 2 ore e con sufficienti tempi di recupero. L’attività lavorativainvece spesso richiede una postura eretta statica mantenuta per lungo tempo, il sollevamento ripetuto di pesi, posizioni ripetitive e scomode ed inoltre, il tutto svolto per lungo tempo e senza periodi di riposo sufficienti.


Partendo da questi presupposti possiamo capire come l’attività lavorativa venga svolta ad un’intensità troppo bassa e per troppo tempo per poter stimolare miglioramenti alle capacità cardiorespiratorie e portare benefici alla salute cardiovascolare di un individuo. Inoltre, il sollevamento ripetuto di pesi ed il mantenimento di posture fisse porta ad un aumento della pressione sanguigna nelle 24h, fattore associato al rischio di malattie cardiovascolari. Mentre i periodi di riposo non sufficienti e la scarsa possibilità di controllo delle condizioni lavorative, come eccessivo calore e scarsa idratazione, ripetute per giorni e settimane, portano l’organismo a sviluppare uno stato di infiammazione più elevato del normale.


Per concludere, ricordiamo quali sono le linee giuda dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in merito all’attività fisica per la popolazione adulta. Settimanalmente sono consigliati 150 minuti di attività a moderata intensità o 75 minuti ad alta intensità, suddivisa in sessioni della durata di almeno 10 minuti, in abbinamento con due o più sessioni di rinforzo muscolare. Per ottenere ulteriori benefici si può salire fino a 300 minuti settimanali ad intensità moderata o 150 minuti ad alta intensità.


Tradotto in un esempio pratico, sono sufficienti 22 minuti al giorno di camminata a passo spedito, meglio ancora se abbinati ad un paio di sedute settimanali di rinforzo muscolare in palestra o a casa, per sviluppare un’infinità di effetti protettivi per la nostra salute. Davvero non hai tempo?



Bibliografia

Holtermann A et al. The physical activity paradox: six reasons why occupational physical activity (OPA) does not confer the cardiovascular health benefits that leisure time physical activity does.

 


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